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Regina dell’Oratorio acese
«É incastonata tra i marmi, una icona dolcissima, nota a tutti ed amata, da lunge per chi non possa prostrarlesi avanti sognata, sempre adorna di corolle e di suppliche, di festoni e di grazie: la Madonna della Purità.
Che importa il nome di chi guidò il pennello sulla pietra? L'ardesia dai bei riflessi d’ala di corvo, ben più che dalla composizione delle linee e delle tinte, certo restò illuminato da un riflesso di cielo. E non è volto di Madonna che, meglio di questo esprima, insieme al dignitoso contegno della regina, la tenerezza soave della madre, mentre alla consapevolezza accorata della donna, sottilmente congiunge la grazia ignara e ritrosa della vergine; e tutto respira di purezza e di gaudio, di semplicità e di sorriso.
Il culto e l’amore alla Madonna della Purità dell’Oratorio è tradizionale e vivissimo in Aci, dacché esso impersona, non già una di quelle superficiali e spesso formalistiche devozioni precarie, ma una vera e propria scuola di formazione soda e completa, la quale ebbe nel tempo andato un contenuto essenziale per la cultura spirituale e intellettuale del nostro popolo; la quale ha oggi un profumo di memorie, non certo di avvenire ignari».
A. P. La Madonna della Purità,
in L’Oratorio. Anno II, n.6, 1928
Padre Mariano Patanè volle che la chiesa dell'Oratorio fosse intitolata alla Vergine Maria sotto il titolo della Purità. E si prodigò affinché nella chiesa vi potesse essere un'immagine che presentasse in qualche modo un raggio di quella divina bellezza, della quale fu dotata Maria, per poter così innamorare i cuori dei fedeli ad amare tale virtù.
Lo stesso Padre Mariano ci rivela tramite un documento del 1803 (durante l'ultimo triduo da lui predicato in onore della Purità di Maria) ciò che egli fece per ottenere tale immagine e come alla fine essa fosse di suo pieno gradimento.
«Sia per notizia de' posteri, che l'imagine della Ss. Vergine della Purità, che attualmente si venera con somma devozione in quest'Oratorio, fu un dono di Dio. Nell'aprirsi quest'Oratorio si bramava da' Padri una imagine della ss. Vergine quanto più bella potesse esser, per lo che si procurò una pietra di Genova per essere di perpetua durata, e si parlò con il nostro valente pittore Alessandro Vasta uomo divoto. Egli diede principio a delineare detta imagine con tutto impegno.
Portata a qualche buono stato non piacque a noi, e lo stesso pittore non ne restò contento: il che fu motivo di tristezza per tutti i concorrenti nell'Oratorio. In questo stato si ricorse nella preghiera allo Spirito Santo, alla sua purissima Sposa, acciocchè si degnassero accordarci l'anelato dono. Dopo tre giorni di preghiere, il pittore si pose a pingere di nuovo l'imagine desiderata, e fu compiuta interamente il sabato 12 aprile 1763.
Riuscì così bella, che piacque a tutti. Molti ne voleano la simile, ma per quanto si avesse impegnato il pittore, non fu possibile riuscirne la simile. Assicurava egli, che quando quest'imagine dell'Oratorio pingeva, sentivasi un'altra cosa di più dell'arte sua, accompagnata da una particolare allegrezza di cuore. Adunque prego di non lasciarla di venerarla; considerando che questa fu una gioia, data dal Signore all'Oratorio».
P. Mariano Patanè
Chiesa dell'Oratorio:
L'Altare addobbato a festa
Sono molti i fedeli che oggi si rivolgono a Maria santissima sotto il titolo della Purità, per la cui intercessione auspicano per se stessi e per i loro congiunti quella purità di mente, di cuore e di intenzione che è dono di Dio e virtù cristiana.
L'annuale festa, che cade ogni anno in maggio, preceduta da un triduo di preparazione culmina nella tradizionale processione aux-
Preghiera a Maria
O gloriosa sempre Vergine Maria,
Madre di Dio e del Redentore,
che ti consacrasti
totalmente alla persona
e all’opera del Figlio tuo,
fa’ che possiamo riconoscerti
e imitarti come la purissima immagine
offerta da Dio alla sua Chiesa;
Vergine illibata per l’integrità della fede,
Sposa unita al Cristo nel gaudio e nel dolore,
Madre feconda per opera dello Spirito,
Regina rivestita di sole,
coronata di stelle
e splendente di gloria.
A te ci affidiamo,
Madre di misericordia,
accogli la preghiera
di noi che siamo nella prova
e fa’ che conseguiamo,
per Tua intercessione,
la purità di mente,
di cuore e di intenzione. Amen.